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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Whatsapp e separazioni: sentenza 664/20 Velletri

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  Con la sentenza 664/20 emessa dal Tribunale di Velletri, il giudice ha ritenuto fondata la richiesta di addebito della separazione presentata da una donna tradita dal marito. Ad "inchiodare" l'uomo sono stati i messaggi whatsapp che la moglie ha scambiato con l'amante una volta scoperta la tresca. Infatti, quando ha scoperto di essere stata tradita la donna ha contattato la rivale in amore la quale, nel corso della numerose chat, ha confermato la relazione extraconiugale del marito precisando da quanto questa fosse in essere e ben consolidata. Tanto è vero che, gli amanti, non appena si è presentata la possibilità sono andati subito a convivere. Con ciò si dimostra ulteriormente, con giurisprudenza consolidata, che le comunicazioni attraverso i sistemi di messaggistica (whatsapp, signal, telegram...) costituiscono piena prova giudiziale, e che nulla impedisce ad un soggetto di produrre le proprie conversazioni . Naturalmente resta preclusa l

Indagini private e legge 104: sentenza 29 maggio 2020

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Con la sentenza 167/20 pubblicata il 29 maggio 2020 dalla sezione lavoro del tribunale di Bologna, tale A.G. ha annullato il licenziamento di una dipendente avvenuto a seguito delle risultanze investigative. Il giudice, infatti, non ha ritenuto sufficientemente attendibile l’esito dell’indagine svolta da un solo investigatore privato. L’attività di osservazione eseguita con turni molto pesanti non é attendibile , in quanto gli investigatori privati dovrebbero effettuare servizi di appostamento brevi ed in coppia. In caso contrario la possibilità di distrazione é talmente elevata da rendere inaffidabile il lavoro svolto. In particolare gli investigatori non hanno notato che l’abitazione della dipendente e quella della beneficiaria hanno una seconda uscita. I detective hanno rilevato solo alcuno spostamenti, mentre la controparte e l’assistita sono riuscite a dimostrare - con documenti e testimonianze - i servizi di assistenza prestati nelle giornate contestate .

ONG. Aiuti umanitari e soldi italiani!

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ONG. Aiuti umanitari e soldi italiani!  La storia di Silvia Romano è una storia interessante, una storia che inizia tanto tempo fa e che porta alla liberazione, a quanto dicono le fonti ufficiali, solo qualche giorno fa con una spesa, a quanto non dicono le fonti ufficiali ma solo le voci di corridoio, di quasi €4mln di euro, ovviamente dello Stato Italiano, in una situazione di crisi economica dov'è la priorità non è considerata. Quanto costa la vita umana e quanto costa la vita di una cooperante rispetto a un intero paese? È un dilemma che sicuramente non lo possiamo risolvere in poche righe. Mio fratello fa lo stesso lavoro da tanti anni ed è passato attraverso alcuni piccoli problemi ed è ovvio che se mio fratello avesse un problema del genere, altro che 4 milioni, me lo vado a riprendere da solo. Sì, perché qui si apre un capitolo importante di questo ambito che è un segreto a molti, cioè, le cooperazioni internazionali, organizzazioni non governati