Whatsapp e separazioni: sentenza 664/20 Velletri

 
Con la sentenza 664/20 emessa dal Tribunale di Velletri, il giudice ha ritenuto fondata la richiesta di addebito della separazione presentata da una donna tradita dal marito.

Ad "inchiodare" l'uomo sono stati i messaggi whatsapp che la moglie ha scambiato con l'amante una volta scoperta la tresca.

Infatti, quando ha scoperto di essere stata tradita la donna ha contattato la rivale in amore la quale, nel corso della numerose chat, ha confermato la relazione extraconiugale del marito precisando da quanto questa fosse in essere e ben consolidata.

Tanto è vero che, gli amanti, non appena si è presentata la possibilità sono andati subito a convivere.

Con ciò si dimostra ulteriormente, con giurisprudenza consolidata, che le comunicazioni attraverso i sistemi di messaggistica (whatsapp, signal, telegram...) costituiscono piena prova giudiziale, e che nulla impedisce ad un soggetto di produrre le proprie conversazioni .

Naturalmente resta preclusa la possibilità di ottenere i messaggi nei quali non si è direttamente coinvolti, e la cui acquisizione costituirebbe una violazione ben più grave di quella della privacy.

Andrea Pedicone
Consigliere Studi Legislativi
Leonardo Intelligence

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