Colloquio Investigativo. L’arte di raccogliere informazioni parlando.

 

Il meccanismo domanda-risposta non è solo un normale modo di interagire con il prossimo. Può essere anche un metodo. Una cosa è chiedere che ore sono, tutt’altro, è ottenere una informazione specifica da chi non vuole condividerla.

Il modo in cui si pongono le domande cambia necessariamente rispetto al contesto, alla professione e al ruolo. Il meccanismo di domanda-risposta poggia su tre principi di massima: il presupposto, l'obiettivo e l'analisi.

Un esempio potrebbe essere quando il medico chiede al paziente come si sente. Qui i ruoli sono chiari il rapporto di fiducia porta il paziente a rispondere alle domande del medico in modo spontaneo e sincero nel proprio interesse ma, il medico sa, che il paziente potrebbe aver letto su internet un serie di informazioni che potrebbero viziare il racconto. Il dottore indaga i sintomi ed utilizza strumenti diagnostici per analizzare le informazioni ed individuare la cura.

Un secondo esempio potrebbe essere il giornalista. Fare domande è il cuore del mestiere, eppure, non è raro sentire la frase "ci sono domande e domande". Il giornalista che si avvicina al luogo di una protesta, molte volte non sempre, trova persone disposte a parlare dei motivi che hanno portato a protestare e quali sono le richieste della protesta. Tutt'altro paio di maniche è porre domande per un caso di cronaca molto sentito dall'opinione pubblica e dove ogni risposta potrebbe risultare divisiva.

In ogni professione è importante saper far domande ed in ogni professione è evidente che ci sia un colloquio che ha carattere investigativo. Il contesto e il ruolo degli interlocutori sono un fattore centrale.

Parlando di professioni forensi dobbiamo necessariamente differire tra ruolo pubblico e privato. Il pubblico ministero ha un modo di porre domande, l'avvocato ha tutt'altro metodo. Ovviamente queste differenze metodologiche valgono anche per la polizia giudiziaria, gli investigatori privati e i consulenti tecnici.

Eppure, sembra strano. Fare domande dovrebbe essere un sistema conosciuto da chiunque indipendentemente dal contesto, almeno in parte.

Interroghiamo il web per qualsiasi tipo di informazione, domandiamo ad amici e conoscenti informazioni di qualunque tipo di cosa, dalla via del ristorante alla password del wifi...ma parlare con le persone seguendo un metodo è un’altra cosa.

Nel seminario del 15 febbraio parleremo di quanto è importante impostare un colloquio che ha finalità specifiche, tipo: capire se una persone conosce o meno i fatti; come avvicinarsi alle informazioni che servono.

Per conoscere di più sul seminario del 15 febbraio si può consultare il programma completo e gli altri seminari in programma >> qui<<.

Leonardo Intelligece
Associazione Investigatori Privati e Professionisti della Sicurezza
www.leonardointelligence.it

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