La privacy ci salverà dalla IA - 19lug2023


Il Parlamento Europeo sta lavorando a una norma che ci salverà dall'insistente presenza dell'intelligenza artificiale in qualsiasi cosa facciamo.
 
Ma qual'è la preoccupazione sull'intelligenza artificiale?

La preoccupazione condivisa risiede nella capacità della IA di gestire tanti dati, inclusi quelli biometrici, che nell'utilizzo della ormai nota profilazione del marketing si potrebbe manifestare un vero e proprio controllo remoto degli utenti nelle attività giornaliere.
 
Un esempio potrebbe essere: come faccio a conoscere tutte le persone che hanno la febbre così gli posso vendere un'aspirina? Il problema ancora più attualizzato è...ma se nel momento in cui arriva la pubblicità dell'aspirina il potenziale cliente è guarito? Perdo la vendita.
 
E allora, la ricerca incessante dei venditori incalliti, che hanno testato e valutato le enormi potenzialità della IA, diventa: non è forse meglio capire chi si sta per ammalare in modo di vendergli per tempo l'aspirina.
 
Sembra fantascientifico in realtà siamo già in questa fase. L'intelligenza artificiale nella sua forma predittiva riesce ad essere molto precisa grazie a degli algoritmi che basano i risultati profilati su dati personali producendo soluzioni in tempo reale.
 
Alla luce di tutto questo il Parlamento EU sta lavorando ad un dispositivo di legge (AI ACT) che dovrebbe essere pronto a breve e regolamenterà nel dettaglio quanto l'intelligenza artificiale non potrà usare (fonte: estratto dall'articolo dell'European Parliement News - articolo completo) :
  • Sistemi di identificazione biometrica remota in tempo reale in spazi accessibili al pubblico;
  • Sistemi di identificazione biometrica remota "postali", con la sola eccezione delle forze dell'ordine per il perseguimento di reati gravi e solo previa autorizzazione giudiziale;
  • Sistemi di categorizzazione biometrici che utilizzano caratteristiche sensibili (ad esempio genere, razza, etnia, stato di cittadinanza, religione, orientamento politico);
  • Sistemi di polizia predittiva (basati su profilo, posizione o comportamento criminale passato);
  • Sistemi di riconoscimento delle emozioni nelle forze dell'ordine, nella gestione delle frontiere, sul posto di lavoro e nelle istituzioni educative; E
  • Raccolta indiscriminato di dati biometrici da social media o filmati di telecamere a circuito chiuso per creare database di riconoscimento facciale (violando i diritti umani e il diritto alla privacy).
Ovviamente tutto questo sarà possibile grazie alla Privacy quale unico testo di legge a respiro Europeo che ha saputo confermare nel corso del tempo il proprio impegno sociale in difesa dei diritti dell'individuo.
 
 
 
 

(picture credits:Foto di Jason Dent su Unsplash)

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