È POSSIBILE IMPEDIRE L'ACCESSO AD UN SITO SE NON SI ACCETTA LA PRIVACY PER L'IMPIEGO DI COOKIES?

È un argomento ormai consolidato da anni che per entrare in un sito internet si debba accettare o meno la privacy policy dei coooes. In tempi più recenti il Garante Europeo si è mosso per garantire sempre di più gli utenti con una direttiva sull'utilizzo di coookies di profilazione.

In pratica i siti devono dichiarare i cookies che utilizzano, dividerli tra cookies necessari al funzionamento del sito (tecnici) e cookies che sono utilizzati per profilare l'utente a fini di marketing, raccogliendo un consenso specifico.

Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e nell'applicazione di tale direttiva del Garante, cioè regolare l'utilizzo di cookies di profilazione, sussiste una discrasia di diritti per l'utente in fase di attuazione.

Seppur vero che nell'accesso ad un sito la richiesta di utilizzo cookies tecnici sia una normativa ampiamente adeguata, questo, non sembra essere diventato un beneficio per gli utenti che non sembra abbiano trovato una effettiva miglioria o maggiore sicurezza nella navigazione, al contrario, si verifica un limite di accesso ad argomenti resi pubblici derivante dalla non accettazione di cookies con finalità eccedente.

Nel tentativo di chiarire meglio l'argomento facciamo un esempio ipotetico. Iniziando ad utilizzare un motore di ricerca questo chiede il consenso all'utilizzo di cookies. Subito appare la finestra di dialogo (pop-up) con il modello - accetta o rifiuta - i cookies tecnici necessari per il funzionamento del portale. Un altro - accetta o rifiuta - riguarda i cookies di profilazione.

Ammettiamo che si rifiutino i cookies di profilazione: e se questo di fatto impedisse l'utilizzo del motore di ricerca?

Sembra strano ma sta già succedendo in diverse realtà online. Ma, se l'accettazione dei cookie di profilazione deve diventare una forma coercitiva senza la quale non si può fruire dei contenuti, questo non sta garantendo la libertà di scelta ma induce l'utente meno esperto a dover accettare obbligatoriamente una opzione forse troppo invasiva per essere considerata libera.

Applichiamo un esempio ipotetico ad un diverso ambito della vita di tutti i giorni.

Visita ad un centro commerciale, mamma con figli, per guardare i negozi. All'entrata un addetto del centro commerciale chiede dati. La mamma chiede:"perchè?". La risposta:"così la profiliamo e le mandiamo le pubblicità a casa". La mamma risponde:"Grazie ma non mi interessa!". È se la risposta dell'addetto fosse:"allora non puo' entrare!".

E se l'esempio ipotetico fosse più azzardato? Se il centro commerciale raccogliesse dati di profilazione su consenso per trattare immagini delle telecamere di sorveglianza rilevando spostamenti ed abitudini per "migliorare l'esperienza di acquisto"? La mamma citata nell'esempio, che il sabato pomeriggio va al centro commerciale per passare mezza giornata e fare la spesa, non si troverebbe a dover accettare questo tipo di consenso per necessità? E se tutti i supermercati e centri commerciali adorassero lo stesso sistema, torneremo a fare la spesa dal contadino?

Se riportiamo la discussione ad internet il principio non cambia molto. I siti che hanno un carattere pubblico dovrebbero applicare un vero principio di scelta senza conditio sine qua non.

Iò problema sussiste ed è evidente che siamo di fronte ad un vero e proprio ambito di diritto soggettivo dove il diritto da tutelare, l'interessato, che in linea di principio dovrebbe essere prioritario, viene di fatto limitato negli effetti.

Tutto questo lo abbiamo chiesto al Garante Privacy italiano con lettera del 10/07/2023 e protocollata con N.112095/2023. Il 21 luglio l'Autorità Garante Privacy ci ha risposto con rif. DRTM/LB-AR/288526 comunicandoci che ha avviato da tempo una istruttoria su questa materia e che la nostra segnalazione, riporta testualmente:"laddove contenente elementi ritenuti di specifico
interesse, potrà essere presa in considerazione in tale sede
".

Ringraziamo ufficialmente il Garante Privacy italiano che dimostra di essere ancora una volta una istituzione puntuale, instancabile ed attenta ai diritti dei cittadini.

Leonardo Intelligence
www.leonardointelligence.it

Commenti

Post popolari in questo blog

La privacy ci salverà dalla IA - 19lug2023

Discorso sull’identità professionale dell’investigatore privato