La rovina irreversibile del settore
Perchè le cose sembrano non funzionare mai?
La radice del problema risiede nel fatto che tutto il settore, investigativo e della sicurezza, è stato rifugio di persone con una bassa scolarizzazione ed un ego invadente che hanno trovato nella riservatezza insita di questa professione riscatto professionale ed economico.
Detta in forma più semplice: chi non sa far niente ha trovato nel settore qualcosa che si può intraprendere con apparente semplicità facendo credere al povero cliente malcapitato di essere a conoscenza del terzo segreto dei puffi e di avvalersi di tecnologie sconosciute alla NASA per raccogliere onorari altrimenti impossibili in stile Maestro do Nascimento.
Ma come mai il settore sembra così accessibile da dove arriva questa apparente semplicità?
Un esempio di facile comprensione potrebbe essere: nella sicurezza si confonde lo stare fermi ad osservare per ore (es. guardia giurata) con lo stare fermi senza far niente. Le persone non sanno cosa fa effettivamente un esperto di sicurezza, manca comunicazione, il risultato è che l'idea popolare sia "vabbè...ma cosa ci vuole a star li fermi!".
Chi
non ha mai sento una frase del genere? Ma soprattutto, non è forse un
luogo comune pensare alla sicurezza e andare con la memoria al
personaggio storico Vito Catozzo dello scrittore e comico Giorgio Faletti che rappresentava in forma grottesca qualcuno che in realtà dovrebbe saper garantire la sicurezza?
Vito Catozzo |
Per quanto riguarda le investigazioni è più o meno la stessa cosa. In realtà si pensa che l'aspetto operativo sia una fesseria alla portata di chiunque. Questo pensiero facilone ha portato negli anni improvvisati di ogni genere a buttarsi per strada con motorini smarmittati ad accumulare reati e a rovinare il buon nome del settore per sempre.
Tutto questo fa bene al settore? Tutto questo aiuta a far crescere la considerazione del pubblico nella professionalità del settore?
Le conseguenze di questa magra considerazione del settore investigativo e della sicurezza sono tante, gravi e non risparmiano nessuno:
- abusivismo perpetrato da privati, persone fisiche o società
- corsi non regolamentati che intenzionalmente prometto cose inesistenti
- corsi di laurea inutili
- master insensati e che non hanno alcuna attinenza con il settore
- professioni non regolamentate che promuovono investigazioni e sicurezza
- giovani e studenti ingannati e disamorati
- clienti insoddisfatti che condividono esperienze inconcludenti e costose
- avvocati delusi da costi e risultati che escludono future collaborazioni
- normativa lacunosa e contraddittoria
- ambiti di mercato inaccessibili a causa della nomea del settore
- saturazione del mercato (offrono tutti le stesse cose)
- mancanza di innovazione
- incapacità di confronto
- mancanza di ricerca scientifica
- inesistenza di raccolta statistica per gli studi di mercato di settore
....e tanto altro.
Concludendo, nel settore investigativo e della sicurezza manca la lungimiranza e la voglia di salvaguardia, la mancanza di collaborazione che proviene da una profonda ignoranza individuale, danneggia direttamente il settore dando sfiducia al pubblico....in che modo? Ma è evidente!!!! La professionalità, parola abusata da molti che vuol dire saper fare e conoscere, non viene riconosciuta ne pagata e porta verso il risparmio esasperato che è figlio della mancanza di considerazione.
Tutto questo non è qualcosa che dovremmo chiederci tutti abbandonando stupide invidie, competizioni tra poveri e maldicenze? Ma non lo facciamo e non lo faremo perché ognuno rimarrà nel suo piccolo, nella sua piccola bolla lavorativa, dove crede di sapere tutto.
In realtà, una cosa però bisogna dirla: state contribuendo tutti alla rovina irreversibile di questo settore!
Giuseppe Rabita
Il Presidente
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