Facebook, detective e Cirinnà tolgono l’assegno all’ex che ha un nuovo convivente.

Sentenza Tribunale di Ancona n. 1148 del 21.6.19

 



Nel corso di un giudizio di separazione e quantificazione dell’assegno di mantenimento, un uomo ha fatto controllare la ex moglie dagli investigatori privati. Questi ultimi hanno dimostrato che la donna convive con un nuovo compagno grazie a Facebook.

Le investigazioni private tese a determinare la nuova relazione della ex-moglie sono partite  notando che la stessa, su Facebook, si dichiarava come sentimentalmente “impegnata”.

Gli investigatori hanno fatto seguire immediatamente un'attività di osservazione e pedinamento.

L’esito dell’indagine ha consentito all’uomo di non dover versare un assegno divorzile alla donna in quanto, grazie alle evidenze dell'attività investigativa si è riusciti a dimostrare che, questa vive stabilmente con il nuovo compagno.

Determinante è stata la testimonianza del Titolare dell’agenzia investigativa che  ha potuto riferire su quanto raccolto e sulla nuova vita di coppia della donna che fa venir meno gli obblighi economici a carico del marito.

La ex-moglie è stata letteralmente inchiodata dagli 007-privati che hanno dimostrato che la donna usciva tutti i giorni al mattino dalla casa del compagno per lavoro, tornava a casa per la pausa pranzo, tornava a lavoro per il pomeriggio, rientrava a casa dopo il lavoro dal nuovo compagno, usciva per fare la spesa, usciva per gettare l’immondizia e, infine, la sera parcheggiava la propria auto nei paraggi della casa del compagno per riprenderla solo la mattina dopo.

Anche se tutto questo non è bastato. 

Qui è stata determinante la raccolta informativa dell'investigatore privato che ha notato la coppia frequentare insieme una scuola di ballo, cene serali al ristorante e così via.

Fra loro, dunque, è stato dimostrato esserci molto di più di una mera frequentazione senza impegno. Anzi: i testimoni portati dalla richiedente sono entrati molte volte in contraddizione fra loro.

Non si è inoltre stato ritenuto credibile che la donna dichiarasse di aver conservato una stanza per sé nell’appartamento che aveva dato in affitto all'uomo si ipotizzasse essere il nuovo compagno e dove, tra l'altro, aveva mantenuto la propria residenza.

Sarà la stessa sorella della donna a smentirla, in fase di dichiarazioni, affermando che lei e la sorella erano conviventi senza alcun rapporto sentimentale stabile.

A sua volta il nuovo compagno ammette la relazione ma non è chiaro sulla convivenza che tenta di nascondere.

In questa separazione alla "beutyfull" con dichiarazioni che tentano di sviare i fatti, le foto degli investigatori privati che provano due monitoraggi in periodi diversi, in modo da mostrare la continuità del rapporto, vengono ritenute credibili ed affidabili alla elaborazione della sentenza.

In conclusione, il nuovo progetto di vita recide ogni legame con il matrimonio sciolto. Decisiva la legge Cirinnà 76/2016 che garantisce la perdita di ogni diritto sul legame precedente in modo che non si verifichi la possibilità di incassare due assegni: uno dall’ex marito e l’altro dall’ex convivente.

Leonardo Intelligence
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